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Kazimierz: L’anima ebraica di Cracovia

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Cracovia, come tutta la Polonia, è strettamente legata alla cultura ebrea. Il Kazimierz è il quartiere della città che ha ospitato una delle più grandi comunità ebraiche dell’intera Europa. La Seconda Guerra Mondiale ha cambiato la vita del quartiere, ma non ne ha rimosso le tracce: sinagoghe, musei, monumenti e ideali.

Kazimierz - Il quartiere ebraico di Cracovia 

Il quartiere di Kazimierz si trova a pochi minuti di passeggiata dal centro città di Cracovia, in direzione sud-est. Fu fondato da Casimiro il Grande, da cui prende il nome, nel 1335, come cittadina indipendente. Quindi, nel 1800, in seguito all’espansione di Cracovia, ne divenne ufficialmente parte. 

Il Kazimierz è conosciuto come il distretto ebreo di Cracovia, nonostante solo la parte orientale possa essere considerata tale. Quella occidentale è sempre stata a maggioranza cristiana. Nel 1495, infatti, la comunità ebraica fu allontanata dalla parte della città vecchia dove vivevano poichè, di lì a poco, nell’area sarebbe stata costruita la nuova sede dell’Università Jagellonica. La comunità ebraica raggiunse le 65 mila unità. Dopo il 1945, in seguito alle deportazioni naziste, il numero si ridusse a 6 mila. Oggigiorno, restano circa 300 ebrei.

Abbandonato e trascurato, il quartiere è rinato una decina di anni fa. E ha conquistato la ribalta per essere stato ambientazione del film Schindler’s List. Il Kazimierz è ricco di storia e attrattiva. È il secondo complesso in Europa per numero di monumenti ebraici (preceduto solo dal quartiere Josefow di Praga) e ospita, dal 1998, il Festival della cultura ebraica.

Cosa vedere nel Kazimierz: i luoghi imperdibili

La Piazza Nuova

Plac Nowy (la Piazza Nuova), è il cuore del Kazimierz. Ha una storia piuttosto recente, soprattutto pensando a come si presenta al giorno d’oggi. La rotonda centrale, Okraglak, in origine un mattatoio, fu costruita solo nel 1900.

La piazza è contornata da edifici storici e arricchita da negozietti e attività commerciali che riportano indietro negli anni. Dal venerdì alla domenica, qui trovate il mercato. Non mancano, tuttavia, i tanti bar moderni, punti ristoro e locali che rendono la Piazza Nuova anche un celebre luogo di ritrovo.

Le Sinagoghe

Molte, ovviamente, le sinagoghe. La Vecchia Sinagoga (Stara Synagoga) è il simbolo del Kazimierz e della comunità ebraica locale, oltre a essere la più antica sinagoga dell’intera Polonia. Fu costruita all’inizio del Quattrocento e ricostruita cento anni dopo, causa un incendio, sotto la direzione dell’architetto italiano Matteo Gucci, che diede alla sinagoga uno stile rinascimentale e austero al tempo stesso. La Stara Synagoga ha tutti connotati di una chiesa-fortezza. Dalla metà del 1900 ospita il Museo Giudaico e parte del Museo Storico di Cracovia.

A poca distanza dalla Sinagoga Vecchia, si trova la Sinagoga Tempel. Tra i templi di Cracovia, quella di più recente costruzione. Risale al 1862 ed è in stile neo-moresco. L’Aron (l’armadio sacro tipico delle chiese ebraiche) è ricoperto d'oro e ricorda la cupola della Cappella di Sigismondo della vicina Cattedrale del Wavel. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la chiesa fu utilizzata come area di stoccaggio; quindi, al termine delle ostilita, fu riaperta al culto.

La Synagoga Remuh è una delle due sinagoghe ancora attive, oltre a essere la più piccola della città. Fu edificata in onore del rabbino Moses Isserles, conosciuto con l’acronimo di Rema (pronunciato Remu; da qui il nome della sinagoga). Originariamente in legno, fu distrutta e ricostruita nel 1557 in stile rinascimentale. Nel corso dei secoli ha subìto ulteriori restauri. Il più importante, nel 1957, ha permesso alla Synagoga Remuh di tornare alla sua funzione originaria.

L’altra sinagoga attiva è quella dedicata a Isacco, costruita nel 1644 su progetto dell italiano Francesco Oliverri. Di chiara matrice barocca, fu rinnovata dopo la caduta dell Unione Sovietica. Come detto, attiva, ma utilizzata come luogo di culto ortodosso.

Le altre sinagoghe del Kazimierz sono la Sinagoga Alta e la Sinagoga Kupa.

Il vecchio cimitero ebraico di Cracovia

Si trova vicino alla Synagoga Remuh, fu stabilito nel 1535 ed è il cimitero ebraico rinascimentale meglio conservato d'Europa. Ora inattivo, fu intitolato al rabbino Moses Isserles, che qui è sepolto.

Il cimitero andò completamente distrutto durante l’occupazione nazista: le murature furono demolite e le pietre tombali vendute o utilizzate per costruire pavimenti nei campi. La lapide del rabbino è una delle poco a essere sopravvissuta.  Nel Dopoguerra, diversi lavori di recupero hanno riportato alla luce i resti del cimitero. Più di 700 lapidi. Centinaia sono state restaurate, mentre frammenti di altre sono stati utilizzati per erigere un Muro del Pianto.

La parte cristiana

Spesso si crede, erroneamente, che il Kazimierz sia un quartiere totalmente ebraico. Come detto, solo la parte orientale accolse la comunità ebraica. Quella occidentale rimase cristiana. Tra le due parti ci fu sintonia e pace.

Molti i luogi di interesse posti nella porzione cristiana del Kazimierz. A partire dalla Piazza del Mercato (Plac Wolnica), che ospita il municipio e la sede del Museo Etnogafico. Quindi, le diverse chiese. Da quelle gotiche, dedicate a Santa Caterina e al Corpus Christi, a quella barocca di San Michele Arcangelo e San Stanislao (Skalka), teatro del martirio di San Stanislao.

I Musei del quartiere ebraico di Cracovia

Come detto, la Vecchia Sinagoga è, ormai, un museo. Location del Museo Giudaico, che ripercorre la storia della tradizioni ebraiche, dalle radici a oggi, e riporta alla memoria le terribili vicende dell’Olocausto, tenendo vivo il ricordo. Inoltre, ospita la collezione del Museo Storico di Cracovia dedicata alla comunità ebrea.

Il Museo Etnografico di Cracovia si trova in ulica Kralowska, nell’edificio del vecchio municipio. Nato nel 1911, vanta più di 80 mila pezzi riconducibili alla storia del popolo polacco e non solo. Ampio e prezioso l’archivio, ricchissimo di fotografie affascinanti; fornitissima la biblioteca specilistica, dove vi sono più di 30 mila volumi.

Il Museo Ebraico Galizia ricorda le vittime dell’Olocausto e vuole far conoscere la cultura ebraica passata e presente della galizia polacca, al di là degli stereotipi e della false convinzioni. Occupa gli spazi di un ex mobilificio e ha anche una sezione multimediale, oltre a sale in cui si svolgono incontri, conferenze, seminari e proiezioni.

Per volere del Principe Carlo d'Inghilterra, nel 2008 è stato istituito il Centro della Comunità Ebraica, in ulica Miodowa. Il Reale inglese, durante una visita a Cracovia, rimase talmente colpito dal fascino del Kazimierz e delle sue radici ebree da decidere di finanziare l’apertura di uno spazio di ritrovo e diffusione della cultura ebrea. Qui si svolgono lezioni e laboratori, vengono promosse attività culturali e si insegnano le lingue straniere.

Dove mangiare: cucina polacca e kosher

Anche la cucina di questa parte di Cracovia, ovviamente, risente dell’influenza ebraica. I ristoranti del Kazimierz hanno menù interamente kosher, o, perlomeno, qualche piatto. I più celebri e rinomati sono il Klezmer Hois e il Dawno Temu na Kazimierzu, entrambi, nella frequentatissia ulica Szeroka, e il caratteristico Arka Noego in ulica Dajwor. Tante prelibatezze si possono trovare nei piccoli negozietti di alimentari o sulle bancarelle del mercato delle piazze principali.

Imperdibile, in tal senso, l'appuntamento con la Zapiekanka, il maxi panino super farcito tipico della tradizione gastronomica locale. Disponibile in ogni angolo di Plac Nowy.

Tour degustazione sulla cultura del cibo locale

Approfittate di un tour guidato delle specialità culinarie del Kazimierz. Un vero e proprio viaggio nella storia del cibo polacco alla scoperta  delle tradizioni gastronomiche e dei posti che i polacchi frequentano di solito. Vi aspetta un menu basato su prodotti di stagione.

mercati delle piazze non hanno solo bancarelle di alimentari: trovate oggetti di manifattura locale, souvenirs, artigianato, antiquariato. Tutto il Kazimierz, in generale, pullula di boutique intime e ricercatissime dagli appassionati del genere.  La via più vivace, frequentata e battuta, anche da chi è in cerca di regali, rimane ulica Szeroka.

Tour Kazimierz e visite guidate nel quartiere ebraico

Le vie del Kazimierz, ovviamente, sono battute dai tour della città, vista la loro rilevanza storica e culturale. Tour guidati che potrebbero rivelarsi scelta azzeccata anche per chi desiderasse approfondire i temi legati alla Seconda Guerra Mondiale e allo sterminio ebreo.

Ci sono pacchetti comodi e vantaggiosi che comprendono la visita ad Auschwitz e i tour alla Fabbrica di Schindler, l’industriale che salvò migliaia di persone e che ha ispirato il film di Spielberg, ambientato proprio al Kazimierz.

Kazimierz - Galleria Immagini

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