Musei, monumenti, giardini e palazzi splendidi: questo, e molto altro, è ciò che potete trovare a Varsavia, l’affascinante capitale della Polonia che strizza l’occhio alla modernità e non dimentica il proprio passato. È la meta perfetta per un weekend (o più) di cultura e storia. Non ne siete convinti? Vi leviamo noi ogni dubbio: ecco una guida ai must della città.
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Varsavia, tra passato e futuro
Varsavia ha tanto da raccontare. La capitale polacca ha un passato lungo, importante e, per molti versi, travagliato. È una continua commistione di vecchio e nuovo, e racconta, attraverso i propri monumenti, ciò che è stato e ciò che sarà. Ha una bellezza spiazzante, a volta difficile da comprendere, e, senza dubbio, meritevole di essere scoperta.
Ecco un promemoria di tutto quello che c’è da vedere a Varsavia:
Cosa vedere a Varsavia: le attrazioni per il tuo itinerario
Ecco una selezione delle attrazioni che non dovresti assolutamente perdere a Varsavia
Il Castello Reale
Il must di Varsavia. Si trova all’ingresso della Città Vecchia ed è circondato dai bellissimi giardini reali. È la residenza ufficiale dei monarchi polacchi ed è qui che, nel 1791, nacque la Costituzione polacca, la prima in Europa. È un palazzo “vivo”: spesso, infatti, ospita eventi culturali e mostre.
Parco Lazienki (Lazienki Krolewskie Park)
Un magnifico spazio verde (76 ettari), dalle innumerevoli attrazioni naturalistiche e architettoniche, che fa da cornice a un complesso di sontuosi edifici. Uno spazio affascinante che ospita musei, concerti, eventi e spettacoli. I fiori all’occhiello del Lazienki sono la statua in onore di Fryderyk Chopin e il palazzo che si trova sull’isola, antica residenza del re polacco Stanislaw August Poniatowski.
Parco e Palazzo Wilanow
Di nuovo, una stupenda residenza immersa in un altrettanto magnifico parco. I 45 ettari del Wilanov Park sono amatissimi dai varsaviani, che qui trascorrono i momenti di relax, passeggiando tra i diversi giardini: uno barocco, un roseto neo-rinascimentale, un giardino inglese e uno in stile anglo-cinese. Tra i quali scorre una fitta rete di ruscelli che confluisce in un lago naturale. Palazzo Wilanov, in stile barocco, ospita un museo, dove troverete la galleria dei ritratti polacchi. È possibile visitare anche gli appartamenti.
Giardini Saxon (o Sassoni)
Uno dei parchi più antichi della città, inaugurato nel 1927. Il progetto originale, datato XVII secolo, prevedeva un impianto simile a quello di Versailles. Fu poi riprogettato secondo lo stile inglese. I misfatti della Seconda Guerra Mondiale ne hanno danneggiato il fascino, ma il Saxon rimane, tuttora, un giardino di grande interesse. Al suo interno vi sono diverse opere, tra cui una serie di 11 statue barocche in arenaria e, soprattutto, il monumento al Milite Ignoto: una tomba coperta da un elegante colonnato, unica testimonianza rimasta del Palazzo Sassone andato distrutto durante il conflitto di metà Novecento. Due militari presidiano, in silenzio, la fiammella sempiterna.
Museo Nazionale (Muzeum Narodowe)
Fu fondato nel 1862 come “Musei di Belle Arti”, quindi, nel 1945, proclamato museo nazionale. Raccoglie opere polacche, ma anche arte egizia, greca e romana, nonché lavori di maestri stranieri, collezioni di numismatica e oggetti di arte decorativa. Durante la Seconda Guerra Mondiale ha subito un devastante saccheggio che ne ha fortemente impoverito le esibizioni, ma rimane un’attrazione imperdibile.
Palazzo della Cultura e della Scienza (Palac Kultury i Nauki)
È l’edificio che domina il centro città, con i suoi 42 piani e 237 metri d’altezza. Ancora oggi è il palazzo più alto di Polonia. Fu donato alla Polonia dall’Unione Sovietica nel 1955. Ecco perché, alla caduta del comunismo, si discusse della possibile demolizione. Che non avvenne. Anzi, il PKiN (questo l’acronimo con cui viene chiamato) è entrato nel registro dei beni tutelati dal governo polacco. Ospita teatri, cinema, sale congressi, uffici, musei e laboratori d’arte.
Museo Frederick Chopin
Il luogo ideale per ripercorrere la storia del geniale pianista polacco, autentico vanto nazionale. Inaugurato nel 1930, il museo raccoglie manoscritti e documenti originali, lettere scritte dall’artista, sculture, fotografie e molto altro. Con l’ausilio di percorsi interattivi e altri espedienti che rendono ancor più piacevole la visita.
Museo dell’Insurrezione
È uno dei luoghi più visitati di Varsavia. La sua apertura porta la data del 31 luglio 2004: giorno del 60° anniversario dei combattimenti nella città durante l’invasione nazista. Le sale del museo, che si trova nella vecchia centrale elettrica dei tram, restituiscono il senso di disperazione e, al contempo, di ostinata dignità, con cui i cittadini varsaviani lottarono contro il nemico. Più di 3 mila metri quadrati, 30 mila oggetti e 500 tra fotografie e film. Spiccano il monumento in acciaio che attraversa tutti gli spazi, il muro del ricordo e la torre del museo, da cui godere di una bellissima vista sul centro storico di Varsavia.
Museo dell’Esercito Polacco
Le squadre di difesa polacche nacquero intono al X secolo. Questo il punto di partenza della storia dell’esercito polacco, di cui il museo ripercorre le gesta e l’evoluzione. Tanti oggetti, testimonianze, armi, veicoli e curiosità sui soldati e le loro imprese. Una raccolta enorme di cui fa parte anche una ricchissima biblioteca specialistica.
POLIN Museo della storia degli ebrei polacchi
Il museo sorge dove, una volta, si trovava il ghetto nel periodo dell’occupazione tedesca. L’edificio, in vetro, rame e cemento, è splendido. Inaugurato nel 2013, è una sorta di mostra-racconto, composta di 8 sezioni, incentrata sulla storia della comunità ebraica che popolò la Polonia per mille anni fino alla Shoah. Nell’angolo sud orientale del parco del museo è stato eretto il Monumento agli Eroi del Ghetto, ovvero coloro che persero la vita durante la rivolta del 1943. Una scultura rigida, austera che rappresenta il martirio di uomini, donne e fanciulli in cammino verso i campi di sterminio.
Zoo di Varsavia
Quaranta ettari popolati da rettili, uccelli, tigri, leoni ed elefanti. In tutto, 3646 animali di 553 specie diverse. Fu fondato nel 1928, chiuso durante la Seconda Guerra Mondiale (molti animali furono uccisi o portati in Germania) e riaperto nel dopoguerra. La vera svolta è avvenuta, comunque, in concomitanza con la caduta del comunismo. Lo zoo è rinato ed è, per varsaviani e non, un’attrazione di grande interesse.
Teatr Wielki (Gran Teatro Nazionale dell’Opera)
In Polonia, il salotto della lirica e del balletto per eccellenza. Aprì i battenti nel 1833 e fu progettato dall’italiano Antonio Corazzi. Ha due sale: la Moniuskzo (grande sala), con 1828 posti, e la Mlynarski (sala camerale), con 248. Quello della sala grande è uno dei palcoscenici lirici più imponenti del mondo. Il Gran Teatro collabora con le compagnie straniere più rinomate e importanti.
Centro Scientifico Copernico
L’apertura è datata 2010. Un centro modernissimo dedicato alla scienza e intitolato al celebre astronomo polacco. Mostre interattive, conferenze, un planetario, laboratori, esperimenti, visite guidate... L’importante è stimolare il dibattito attorno ai temi scientifici. Coinvolgendo tutti, dai bambini agli adulti, dagli esperti ai semplici curiosi.
Da Varsavia a Cracovia: come arrivare?
Varsavia dista circa 300 chilometri da Cracovia.
- Se siete in macchina, prendete la DK7 e la S7 con direzione Varsavia. Senza intoppi, in 4 ore circa sarete a destinazione.
- In treno: collegamenti piuttosto frequenti con partenza dalla stazione centrale di Cracovia (Krakow Glowny). L’EIP (Express Intercity Premium)è la soluzione più rapida.